Radiatori
a bassa temperatura E2 e scaldasalviette


Il radiatore a bassa temperatura E2 è un prodotto unico nel suo genere, in quanto rende possibile l’emissione di calore a bassa temperatura coniugando efficienza e risparmio energetico, con un occhio di riguardo all’estetica e al design.

Grazie alle ridotte temperature medie di esercizio, rappresenta una soluzione impiantistica particolarmente adatta ad essere abbinata ad altri sistemi di riscaldamento a bassa temperatura, quali impianti radianti a pavimento, parete e soffitto. Emmeti inoltre, con i suoi scaldasalviette innovativi e di design, è la prima scelta per chi è alla ricerca di termodesign di pregio e personalizzabile.

Come mai il radiatore a bassa temperatura E2, a parità di dimensioni, rende di più di un normale calorifero?

Il radiatore a bassa temperatura E2 è dotato di microventole che si attivano automaticamente in caso di necessità, aumentando fino al 50% il moto convettivo dell'aria.

Come viene trasmesso il calore all’ambiente dal radiatore a bassa temperatura E2?

La piastra frontale e quella posteriore trasmettono il calore per irraggiamento, le alettature interne e la parte interna delle piastre per convezione.

Quali sono le collocazioni ideali per il radiatore a bassa temperatura E2?

E2 è un radiatore a piastre dotato di ventole che si attivano se la temperatura ambiente desiderata non viene raggiunta in tempi brevi. E2 nasce tipicamente per essere abbinato all'impianto di riscaldamento a pavimento e quindi in tutte quelle situazioni dove il radiante potrebbe essere insufficiente. Esempi tipici sono bagni e corridoi stretti, oppure dove il committente non richieda la posa del radiante stesso per motivi di scarso utilizzo del locale, come ad esempio le taverne. Tipico l’utilizzo in abbinamento a generatori di calore evoluti come pompe di calore e caldaie a condensazione soprattutto nelle riqualificazioni energetiche.

Che tipi di allacciamenti idraulici prevede il radiatore a bassa temperatura E2?

L'allacciamento proposto è un sistema collaudato chiamato T6, che prevede una connessione centrale dal basso con interasse 50 mm. Non è solo un allacciamento ravvicinato, è un sistema di convogliamento dell’acqua che garantisce una distribuzione uniforme nel corpo scaldante con conseguente beneficio in termini di comfort ma anche di efficienza del calorifero. L'unica precauzione da tenere presente è che la mandata deve essere a sinistra.

È possibile invertire la valvola termostatica da destra a sinistra?

Certo è possibile, bisogna soltanto installare sulla destra lo sfiato speciale che è a sinistra.

La scelta del passo tra elementi di 50 mm è dettata da motivi di design?

Il passo superiore rispetto ai concorrenti è stato definito soprattutto per risolvere l'annoso problema della pulizia degli elementi.

I radiatori tubolari di Emmeti risultano più larghi dei prodotti presenti sul mercato?

I radiatori tubolari di Emmeti hanno un passo (distanza tra gli elementi) maggiore ma hanno anche una resa superiore ad elemento. Si possono quindi utilizzare meno elementi riducendo così la larghezza.

Quali sono le caratteristiche del processo produttivo dei radiatori tubolari di Emmeti?

Per produrre i radiatori tubolari di Emmeti vengono utilizzate materie prime selezionate, le saldature sono al laser ed invisibili e le verniciature vengono applicate con processi di cataforesi di ultima generazione. Inoltre, ogni pezzo viene collaudato ad una pressione 13 bar. Solo grazie a questi processi produttivi i radiatori tubolari di Emmeti vengono garantiti 10 anni.

Che differenza c’è tra un radiatore scaldasalviette dritto ed uno curvo?

La differenza tra uno scaldasalviette dritto ed uno curvo è prevalentemente estetica, oltre alla praticità data da qualche centimetro di distanza in più dal muro.